Il report "World Health Statistics" dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblica annualmente i dati raccolti dai 194 Stati membri aderenti, fornendo un'ampia ed esaustiva panoramica sullo stato di salute della popolazione mondiale.

Quest'anno si può dire che quasi la metà di tutte le morti a livello mondiale sono registrate con una causa, a dimostrazione dei concreti miglioramenti che i Paesi hanno compiuto in termini di raccolta di dati e statistiche.

Dei 56 milioni di decessi rilevati nel 2015 in tutto il mondo, 27 milioni sono stati registrati con una causa di morte, secondo la pubblicazione annuale dell'OMS. Nel 2005, solo un terzo dei morti aveva una causa registrata.

Molti Paesi hanno compiuto notevoli passi avanti nell'attività della raccolta dati, tra cui la Cina, la Turchia e la Repubblica islamica dell'Iran, dove il 90% dei decessi è ora registrato con informazioni dettagliate sulle cause di morte, contro appena il 5% del 1999.

Le informazioni incomplete o non corrette sulle cause di morte riducono anche l'utilità di tali dati per il controllo delle tendenze della salute pubblica, le misure di pianificazione e il monitoraggio delle politiche sanitarie.

"Se i Paesi non sanno di che cosa le persone si ammalano e muoiono, è molto più difficile sapere in che modo agire", ha dichiarato Marie-Paule Kieny, direttore generale dell'OMS per i sistemi sanitari e l'innovazione.
 

Per saperne di più si rimanda alla sezione dedicata al World Health Statistics 2017 presente sul sito dell'OMS.