La prevenzione del tumore del collo dell'utero
Contesto
Negli ultimi anni la popolazione straniera immigrata nella Regione Piemonte ha registrato un graduale aumento. Dai dati disponibili al 31/12/2004, la presenza di cittadini stranieri in Piemonte si attesta intorno alle 208.248 persone circa (8,7% del totale delle presenze in Italia). Le donne sono circa la metà (103.009) e rappresentano il 4,6% della popolazione femminile regionale e il 7,2% delle donne residenti nella città di Torino. (Fonte: Banca Dati Demografico Evolutiva Regione Piemonte, 2004). A questi occorre aggiungere la quota dei cosiddetti irregolari ossia coloro che non hanno più o non hanno mai avuto il permesso di soggiorno - ossia non regolarizzati (stranieri temporaneamente presenti - STP) - circa 70.000 presenze in Piemonte.
Obiettivi
Considerando i più bassi livelli di adesione ai programmi di screening delle donne immigrate rispetto alle donne italiane, Prevenzione Serena ha deciso di dedicare una parte del proprio lavoro a questo target specifico attraverso un progetto di integrazione delle donne straniere nel programma regionale di screening. L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di promuovere la partecipazione di queste donne, creando interventi mirati a migliorare la qualità della comunicazione e l’accesso alle strutture dello screening.
Attività
E’ stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare formato da medici, operatori sociosanitari, membri di associazioni operanti nel campo dell’immigrazione, mediatori/trici culturali. Il gruppo di lavoro ha:
- analizzato i dati di adesione allo screening per il cervicocarcinoma e le differenze rispetto alla popolazione italiana e rispetto delle diverse nazionalità;
- condotto una revisione della letteratura scientifica al fine di analizzare i principali ostacoli alla partecipazione delle donne immigrate ai programmi di screening (con particolare attenzione alle difficoltà linguistiche e culturali, percezioni della salute e della prevenzione) e di definire possibili strategie e strumenti informativi per migliorare la conoscenza delle donne immigrate e la loro partecipazione;
- individuato, in collaborazione con l’Osservatorio Regionale sull’Immigrazione in Piemonte, le lingue maggiormente diffuse tra la popolazione immigrata, in cui tradurre i materiali informativi.
Sono stati quindi prodotti un opuscolo e una locandina tradotti in 7 lingue: rumeno, russo, arabo, cinese, inglese, francese e spagnolo. I testi sono stati redatti cercando di fornire informazioni nel rispetto delle differenze culturali, tenendo comunque in considerazione il principio del consenso informato, per dare alle donne una quantità di informazioni sufficiente affinché possano consapevolmente prendere parte al programma di prevenzione. Questi strumenti di comunicazione sono stati inseriti all’interno di una campagna promozionale più vasta che ha visto anche l’affissione interna sui mezzi di trasporto (autobus, tram, treni regionali e interregionali).
Particolare attenzione è stata dedicata all’individuazione dell’immagine della campagna, rappresentata dai profili di 4 donne appartenenti ad etnie differenti, ed identificate tra le immigrate residenti a Torino. I materiali informativi sono stati distribuiti presso consultori, farmacie, centri ISI, studi medici, centri e associazioni culturali.
E’ stata inoltre prevista (solo per un periodo di 6 mesi entro la durata del progetto) la possibilità per le donne straniere di avere maggiori informazioni sul programma di screening e le modalità organizzative, nella loro lingua, contattando un numero verde (800333444) a cui rispondevano alcune mediatrici culturali, appositamente formate.
L’iniziativa è stata gradita dalla popolazione femminile straniera e da un’analisi dei dati di adesione allo screening per il cervicocarcinoma di questo sottogruppo di popolazione nel periodo pre e post campagna informativa (maggio-novembre 2005 and maggio-novembre 2006), l’adesione sembrava aumentata del 2% (dal 33.9% al 35.9%).
I dati sulla partecipazione allo screening della cervice uterina da parte delle donne immigrate in Prevenzione Serena continuano ad essere regolarmente analizzati e valutati.