Adriano Giacomin è mancato il 22 marzo, nella sua casa di Biella, dopo avere combattuto una battaglia lunga e difficile contro la malattia.
E’ un dolore grande per tutti noi del CPO Piemonte perché Adriano non era solo un collega, era prima di tutto un amico che ricorderemo sempre con affetto e nostalgia.
Adriano era una persona appassionata, che amava la sua famiglia, il proprio lavoro, la sua comunità; era un uomo che non si è mai risparmiato per tutto ciò in cui credeva e che ha speso la sua vita per il bene.
Ha iniziato a fare parte del CPO nei primi anni Novanta, quando cominciò a occuparsi di epidemiologia dei tumori, fondando il Registro Tumori della provincia di Biella che negli anni più recenti ha esteso anche a quella di Vercelli: a questa attività ha dedicato tutto se stesso, sia localmente per avviare e consolidare il Registro, sia a livello nazionale nell’ambito dell'AIRTum, l’Associazione italiana dei registri tumori.
Ha collaborato a numerosi progetti di ricerca, è stato autore del “Manuale di tecnica di registrazione dei tumori” e ha lavorato fino all’ultimo al suo aggiornamento riuscendo a portarne a termine la nuova edizione; inoltre, ha tradotto in italiano la III edizione della “Classificazione internazionale delle malattie per l’Oncologia (ICDO)” con l’intento di fornire ai Registri tumori italiani uno strumento per classificare al meglio i tumori.
Il suo impegno maggiore, tuttavia, era rivolto alla formazione: è stato docente in tutti gli eventi formativi promossi dall’AIRTum perché era convinto che fosse indispensabile trasmettere competenze, abilità e rigore scientifico a tutti gli operatori dei Registri tumori italiani. I giovani che lavorano nei Registri tumori devono moltissimo all’insegnamento di Adriano.
Alla moglie Gabriella e ai figli Diana e Gregorio la partecipazione, la vicinanza e l’affetto di tutto il CPO Piemonte.
A noi rimane il ricordo di un collega impegnato ed entusiasta del proprio lavoro, e di un amico gentile e sempre disponibile.